Il capitalismo non ha mai avuto sentimenti. E adesso ha anche l’intelligenza artificiale.
Il CEO di Shopify ha detto una cosa che ha fatto tremare molti:
“Non assumiamo più nessuno, a meno che non sia dimostrabile che l’AI non possa fare quel lavoro.”
Brutale? Sì.
Disumano? Forse.
Vero? Assolutamente sì.
Perché il capitalismo non protegge le emozioni.
Protegge l’efficienza.
E se un algoritmo lavora più veloce, meglio e senza ferie…
indovina chi resta a casa?
FedEx non ha salvato i cavalli. E l’AI non salverà il tuo lavoro.
Quando sono arrivati gli aerei, nessuno ha difeso le carrozze.
E oggi, nessuno difenderà te.
Non perché sei inutile,
ma perché sei sostituibile.
L’intelligenza artificiale non è il futuro.
È il presente operativo delle aziende che vogliono vincere.
E chi non si aggiorna, semplicemente… si spegne.
Hai meno di 50 anni e fai un lavoro automatizzabile? Allora cambia. Subito.
Non aspettare la crisi.
Non sperare che il sistema si “aggiusti”.
Non confidare nell’empatia di chi firma i licenziamenti.
📍Se sei freelance, ancora peggio: nessuna protezione, nessun paracadute.
📍Se sei dipendente, i costi devono scendere. E tu sei un costo.
L’unica cosa intelligente da fare è:
entrare in modalità emergenza.
Stop svago. Start sopravvivenza strategica.
Sostituisci le tue ore di scroll, serie TV e cazzeggio con:
Studio attivo. Nuove skill, nuove discipline, nuovi strumenti.
Tecnologia utile. Impara a usare l’AI per migliorare, non per temere.
Personal branding. Costruisci il perché dovrebbero sceglierti. O non ti sceglierà nessuno.
Il personal brand è la tua assicurazione nel mercato del caos.
È la tua voce quando tutti saranno solo silenzio algoritmico.
Il punto non è battere l’AI. È diventare irrinunciabile.
Vuoi davvero salvarlo, il tuo lavoro?
Allora rileggi questo punto:
Impara a usare l’AI per fare un mestiere che l’AI NON può fare.
Creatività.
Leadership.
Strategia.
Connessione umana.
Visone trasversale.
Etica.
Anima.
Sono queste le skill invincibili.
Tutto il resto è roba da prompt.
Perché il mercato non aspetta chi “ci sta pensando”.
Premia chi si muove, chi impara, chi si adatta.
E tu? Sei già in corsa…
o stai ancora sperando che il passato torni a salvarti?