Questo è il concetto base a cui durante i miei interventi formativi in azienda faccio spesso riferimento, un modello che ritengo funzionale ed estremamente attuale. A questo affianco alcuni spunti interessanti legati al celebre libro “One Minute Manager” di Kenneth Blanchard (che consiglio a tutti di leggere!).
Egli, in particolare, suggerisce la regola dei “one minute goals”: un obiettivo ben formulato richiede al massimo un minuto di tempo per essere enunciato. Questo è un buon indicatore sulla chiarezza dell’obiettivo. Io di solito invito le persone a fare questo esercizio: esplicitare a voce alta i propri obiettivi. Se per ogni obiettivo è necessario più di un minuto, forse dobbiamo fermarci un attimo e fare chiarezza prima di tutto con noi stessi. Come possiamo trasferire l’obiettivo al team e condividerlo in modo efficace se non è chiaro innanzitutto a noi?
Blanchard invita anche a scrivere ogni obiettivo su un foglio di carta usando meno di 250 parole (io aggiungo, annotatevi le scadenze! magari usando la matrice di Eisenhower!), a leggerlo e rileggerlo verificando che effettivamente ognuno richieda solo un minuto, a prendersi un minuto di tempo di tanto in tanto durante la giornata per verificare la performance e vedere se il nostro comportamento è in linea con l’obiettivo o meno.
Veronica Medda
A Scuola di Business Esponenziale con Veronica
www.veronicamedda.com